la corsa verso il cielo delle Apuane

la corsa verso il cielo delle Apuane

sabato 31 luglio 2010

Oggi è errivato Spirito Trail del mese di agosto

Oggi, nela cassetta della posta, ho trovato il numero di agosto della rivista "Spirito Trail" e come anticipatomi da Simone Brogioni, una pagina è dedicata al Trail di Fontesanta dello scorso giugno; testo del  Mitico Jane e foto del Kappadocio. Chi vuol leggere l'articolo l'ho riportato sul blog del Trail di F. che è:

mercoledì 28 luglio 2010

Nuova corsa in montagna

Fontesanta e Poggio Firenze, rispettivamente 600 e 700 msl, sono le nostre montagne a pochi minuti da casa e sarebbe un peccato, per chi come me ama correre sui sentieri, non sfruttare quest'occasione. E poi c'è in previsione l'ottore di Capraia e bisogna che mi dia una mossa a prepararmi con una buona riserva di resistenza per cui, stamani, mi sono fatto un "giretto" su per i boschi di Poggio Firenze.
La temperatura, dopo una pausa in cui era calata sensibilmente, stava tornando a livelli stagionali e, armato di camel bag, cellulare, macchina fotografica (che non ho usato nonostante l'urto con un capriolo) sono partito alle 9,30 salendo verso Montisoni. Si tratta di circa quattro chilometri di salita abbastanza ripida che porta subito in quota (400 msl) ma stamani, beneficiando delle corse fatte ultimamente, sono riuscito a corricchiarla tutta e solo negli ultimi 200/300 metri, ripidissimi, ho intervallato dei tratti di passo. E' stato prima di arrivare al bivio del Casalino che, improvvisamente, nel bosco alla mia destra ho sentito un gran smuovere di frasche e mi sono ritrovato con un capriolo che mi è venuto quasi a sbattere addosso, ha corso davanti a me per poche decine di metri e poi si è rituffato nel folto delle macchie.
Mi sono fermato, in un primo momento non avevo capito di cosa si trattasse e mi sono spaventato (ho guardato il cardio e ho visto che i battiti erano saliti all'impazzata) ma poi ho avuto modo di osservarlo bene; si trattava di un giovane capriolo, scattante, spaventato più di me, che mentre si rituffava nel bosco ha girato il muso verso di me come se volesse, anche lui, rendersi conto dello strano incontro fatto. Che sensazione!!!  Questo giustifica tutta la fatica che faccio per ritrovarmi a correre in questi posti!
Sono quindi arrivato fino a San Donato e da li su verso Fontesanta dove sono arrivato dopo un'ora precisa di corsa. La salita non  mi era ancora sufficiente ed allora ho preso il sentiero verso i ripetitori e poggio Firenze dove, dopo 9 km e qualche centinaio di metri, ho toccato quota 700.
Da li è stato facile perche il sentiero, nonostante qualche piccola salitella, è tutto in discesa, a volte anche ripida e tecnica e mi sono divertito a saltare da un masso all'altro mentre scendevo verso il poggio di Casa al Monte.
Ho preso poi lo stradone sterrato che porta fino a Panzalla dove ho girato a destra per tornare verso Le Tavernuzze (il Cicali), il lago e via verso il Taddeino. Ormai ero su sentieri stranoti e strafatti e dopo 2 ore e 32' e 22,5 km di corsa sono arrivato a casa.














martedì 27 luglio 2010

E' tanto che mi gira per la testa....

Sabato 2 ottobre 2010
partenza ore 9,30
8h di Capraia Fiorentina - 11a edizione

Era tanto che mi girava per la testa, sin dall'anno scorso ma, così come mi si presentava l'idea, subito, per pudore, la scacciavo, non mi soffermavo neanche troppo a pensarci già immaginandomi i commenti di moglie e compagnia. "ma te sei grullo!" - "ma chi te lo fa fare!" - "ma ti sembran cose da fare alla tua età!" e così via e, quindi, per non stare a discutere e non mortificarmi con una rinuncia imposta ho sempre lasciato perdere. Leggevo con invidia e ammirazione resoconti di gare simili,dalla sei ore di Agizia alla 12 ore descritta da Accorsi nel suo libro, pensando che, forse, anche per motivi anagrafici, non erano cose per me. Ma questa convinzione ha traballato piano piano complice, anche, la lista dell'elenco dei partecipanti alle scorse edizioni; non sarei stato comunque il più vecchio.
E allora perchè non provarci??
Ed ecco che la data del 2 ottobre 2010, nella mia testa, è già impegnata; la mattina del sabato sarò alla partenza di questa nuova prova. Intanto dovrò, piano, piano preparare chi mi sta vicino per fargli presente il mio prossimo obbiettivo ma, come dice l'art. 3 della Carta Goliardica Universale dei Diritti del Runner:
nessuno, indipendentemente da vincoli di sangue o di parentela, di coniugo o di convivenza, di affinità o di amicizia può in alcun modo inibire od anche solo condizionare il diritto assoluto ed inalienabile del runner di autodeterminarsi nelle proprie scelte inerenti alla corsa

lunedì 19 luglio 2010

SKY RACE Alpi Apuane - Bella! Bella! Bella! Bella!........















Prima di partecipare a questa manifestazione organizzata dal G.P.Alpi Apuane mi sono informato leggendo, incuriosito, tutto ciò che era stato scritto da chi l'aveva vissuta da protagonista, ho guardato video che già rappresentavano la particolarità e gli scenari fantastici di questa gara, ho parlato con chi l'aveva corsa e con chi, conoscendola solo per sentito dire,  non l'avrebbe mai corsa, ma tutte le parole lette, tutte le considerazioni ascoltate, tutte le immagini viste, non sono servite ad evitare di farmi rimanere estasiato e meravilgiato su un percorso che, passo dopo passo, ti da emozioni diverse, sensazioni che è impossibile descrivere  e che rimarranno, ne sono sicuro, impresse a fuoco dentro di me.
Come poter raccontare questo viaggio di 4 ore e una manciata di minuti senza rischiare di banalizzarlo? Come poter rendere con le parole quanto vissuto?
Penso che il modo più giusto possa essere quello di cercare di creare una specie di album di fotografie e, quindi, descrivere "foto" dopo "foto",  il viaggio fatto sul monte Pania.
Fornovolasco: dopo un viaggio di una ventina di minuti fatti su un bussino che affrontava veloce le strette curve che portano da Gallicano a Fornovolasco ci siamo ritrovati nel piccolo paesino garfagnanino, stretto tra le pendici dei monti, a circa 480 mt., già pieno di auto e di podisti che gironzolavano per le due piazzette unite dal caratteristico ponticino.







 Tante facce conosciute, compagni di viaggio alla scoperta di questo sport che ci appassiona e che, pur incontrandoci di tanto in tanto consideriamo amici di vecchio tempo. L'infaticabile Poli che dal microfono cominciava a scaldare gli animi mentre con moglie ed amici mi sono bevuto il tradizionale caffè prima della partenza; la mia droga!




La spunta con l'appello nominativo, qualche piccolo disguido tecnico, l'augurio del selezionatore della nazionale della Federazione Sport di altura Mario Poletti e poi 5..4..3..2..1..via!














Il sentiero nel bosco: si corre in fila indiana, sbuffando ed ansimando via via che la salita comincia a farsi più dura. Siamo su un sentiero nel bosco che si inerpica su verso la montagna e solo raramente c'è la possibilità di riprender fiato su tratti pianeggianti. I minuti passano ed è una media chilometrica mai sperimentata fin'ora. Si sale e siamo alla "foce di Petrosciana", al primo ristoro, dopo circa 4 chilometri e oltre 45' di fatica.  Siamo a quasi 1000 metri e già è uno spettacolo! Oltre 500 metri di dislivello in quattro chilometri; pazzesco!!!

Il monte forato: Si continua cercando di non farsi distrarre dal paesaggio per evitare di mettere un piede in fallo. Improvvisamente, su un piccolo spiazzo, mi ritrovo ad ammirare, a sinistra, lo stupendo panorama che si gode dalla finestra aperta in mezzo alla montagna. Siamo al monte forato e qui e d'obbligo fermarsi; lo spettacolo che la natura ci offre non può essere ignorato. Siam qui, ad oltre 1200 metri di altezza, in questo buco naturale che tante volte mi sono fermato ad osservare, lontanissimo, dalle spiagge della Versilia.

Foci di valli:  Un'ora e un quarto è andata. Siamo al ristoro di foci di valli dove c'è anche il cancello per fermare chi arriva fuori tempo (2h15'). Ce l'abbiamo fatta agevolmente; una bevuta e via verso il rifugio "del Freo"  attraverso il costone della montagna dove i bravissimi volontari del CAI hanno attrezzato varie serie di corde per renderci più agevole il passaggio.

Rifugio del Freo: Gran bella sorpresa! Mentre salgo verso il ristoro piazzato sul prato davanti al rifugio mi sento chiamare: è Vito con il figlio che è salito fin quassù per veder passare la skyrace. Penso proprio che, guardandomi e vedendo il mio entusiasmo si sia reso conto della soddisfazione che stavo provando nel portare avanti quell'"avventura". Qui la sosta la facciamo durare il tempo di mangiare anche qualcosa. Ci aspetta la salita, tremenda, fino alla croce del Pania; quel famoso tratto che anche il primo, per percorrerlo, nonostante siano poco più di due chilometri, ci impiega oltre mezz'ora. Ripartiamo ed incrocio Cris, accompagnata da un volontario del CAI, che zoppica vistosamente; ha messo male un piede e si è storta la caviglia. Per lei la SKY finisce qui ma sono convinto che si tratta di un appuntamento solo rimandato; da quel poco che la conosco mi sembra una tipa piuttosto tosta.

La croce: Quel piccolo puntolino che si vedeva dal rifugio, tornante dopo tornante, lentamente, si avvicina. E' uno spettacolo guardare quella colonna di podisti che mi precede e che mi segue, ansimanti e piegati per affrontare la pendenza che, a volte, ci obbliga ad usare anche le mani per arrampicarsi. Il sole, pietosamente, si è nascosto dietro le poche nuvole della giornata quasi a volerci graziare risparmiandoci e permettendoci di affrontare quel tratto al fresco. Ci siamo...ci siamo, gli ultimi tornanti sembrano non finire mai  ma, poi, le voci di un gruppo di persone di Gallicano hanno cominciato ad esultare e a tifare per la ragazza che saliva su insieme a noi e.. siamo arrivati ai piedi della croce. 12 chilometri dalla partenza costati quasi 3 ore di sudore e di fatica. 
Sembrerebbe fatta, ma non abbiamo fatto i conti con discese pazzesche in mezzo a massi e a lunghe pietraie dove correre è pericolosissimo ma, anche, per me divertente.
Giuseppe mi dice di andare; lui è molto più prudente di me ed io ne approfitto. Non so resistere dal correre saltando da masso a masso, lasciandomi scivolare dove la pietraia  lo permette, approfittando dei rari sentieri di terra battuta meravigliandomi di sentire le gambe che, nonostante le tre ore di fatica, rispondono a meraviglia. Piano,piano cominciamo a trovare un pò di vegetazione per inoltrarsi, scendendo, in un tortuoso sentiero nel bosco. Qui la difficoltà, oltre alle pietre che non mancano, sono le radici degli alberi che, insidiose, spuntano ogni dove ed è inevitabile; per riprendere gli occhiali da sole che mi stavano scivolando, vedo in ritardo l'ostacolo e ruzzolo a "tuffo di pesce".
Mi rialzo, Paolo che mi correva dietro non si accorge nemmeno del volo d'angelo che ho fatto, e riprendo la discesa.

Al 20° l'ultima salita Si percorre un tratto di asfalto che, ricordando la descrizione del percorso fatta la sera prima dagli organizzatori, ci fa sentire odore di arrivo. C'è l'ultimo ristoro  e poi gli ultimi 400/500 metri di salita. Il sole picchia forte, è l'una del pomeriggio, di un caldo pomeriggio  e il sudore mi cala copioso dalla fronte. A metà salita una faccia conosciuta, un amico che incontro spesso alle corse dalle mie parti, uno pratico di gare in montagna essendo un "montanaro" lui stesso ma ora è appoggiato ad un albero e sbuffa imprecando: "mai più..mai più! son pazzi a farci correre a quest'ora! mai più!" (lo ritroverò dopo l'arrivo e quel "mai più" mi è sembrato molto meno deciso; sono convinto che l'anno prossimo risarà qui pronto a rifarsi questa sfacchinata)
Lo incito con qualche battuta e riprendiamo su, verso, l'ultima vetta da conquistare!
Poi ancora un tratto di asfalto, in discesa, che corro agevole, stanco ma ormai soddisfatto di aver portato a termine la gara. Trovo il piazzale delle grotte del vento, siamo vicini. Incontro un podista che è già arrivato e mi dice che ormai mancano  meno di 500 metri. Guardo l'orologio; poco più di 4 ore e 10' quando mi ero dato come obbiettivo 5 ore. Grande!!
Si lascia la strada principale per prendere a sinistra verso il paese: Fornovolasco è lì, sento la voce dello speaker, vedo mia moglie pronta con la macchina fotografica (anche se io sono stato più veloce), il tappeto dell'arrivo e, infine, mi ritrovo con la medaglia al collo. 4h 14' 46" per 23 km alla media di 5,40 km/h.
Bella! Bella! Bella! Bella!




lunedì 12 luglio 2010

Obbiettivo Apuane - domenica 18 luglio

Ed eccoci ai giorni che precedono la SKY-RACE delle Alpi Apuane. Per chi è interessato può cliccare sul seguente link per vedere un bel video relativo all'edizione 2007
e le immagini parlano da sole. Il meteo prevede bel tempo e caldo per cui lo scenario che si presenterà ai nostri occhi sarà simile a quello del video e già mi vedo arrancare su per quelle mulattiere fino alla croce della Pania.

...:: IL PROGRAMMA ::...


SABATO 17 LUGLIO
Ore 18.00 BRIEFING presso il palazzo comunale di Castelnuovo Garfagnana

DOMENICA 18 LUGLIO
Ore 7.00 Ritrovo presso gli impianti sportivi di Gallicano
Ore 7.15 Trasferimento con bus riservato a Fornovolasco
Ore 8.30 Partenza ultima navetta
Ore 9.30 Partenza della Gara
Ore 12.00/1600 Pranzo presso gli impianti sportivi di Gallicano
Ore 17.00 Premiazioni Atleti
Ore 18.00 Saluti e chiusura della manifestazione

Questi giorni li sto dedicando allo scarico; allenamenti ridotti sia nel numero che nel tempo, solo mercoledi sera garetta in quel di Scandicci per ritrovarsi con gli amici del gruppo.
E poi.... sabato partenza.. direzione Castelnuovo Garfagnana per il ritiro pettorali:

84  il mio
83 quello di Giuseppe

venerdì 9 luglio 2010

venerdi 02 luglio - ore 9,30 passo san pellegrino - "il tappone"













Il Passo San Pellegrino è un passo aperto che non presentava grandi difficoltà di transito neanche nell'antichità tanto da essere un collegamento importante, durante le crociate, come via rapida e sicura tra il cuore della Germania e Venezia, città di imbarco per la Terra Santa.
Ed è qui che la mattina di venerdi 2 luglio ci siamo ritrovati per la partenza della quinta ed ultima tappa del giro della Val di Fassa. Il famoso TAPPONE non tanto per la lunghezza, quest'anno di "soli" 13,6 chilometri, ma per le difficoltà presentate con un'altimetria da stroncare gambe e fiato.
Come consuetudine per l'ultimo giorno abbiamo anche l'elicottero della RAI ed è solo quando i tempi lo permettono (comunque con una differenza minima) che viene dato il via.
La partenza è in discesa fino al laghetto poco sotto dove ci ritroviamo tutti accalcati dovendo entrare uno alla volta sul sentiero. Spettacolare giro della pozza d'acqua e poi via, verso il Fuciade da dove, con una lunga e ripida discesa, scendiamo in Valfreda. Qui comincia il calvario; circa tre chilometri di salita incredibile con la seconda parte ripidissima che, in un chilometro e qualche centinaio di metri ci porta da quota 1900 ad oltre 2100. A quest'altezza ho sentito sin dall'inizio difficoltà a rompere il respiro e solo dopo diversi chilometri le cose vanno a posto anche, perchè, la seconda parte della salita me la cammino quasi tutta.
E non finisce qui....... per tornare verso il rifugio Fuciade altra discesa a rotta di collo e, stavolta, su sentieri tecnici piuttosto difficili che richiedono muscoli e nervi saldi.
Riprendiamo il sentiero verso il San Pellegrino ma fatti qualche centinaio di metri svolta a destra e su di nuovo per tornare, stavolta, a quota 2168. Arrivato in cima, allo scollino, vedo Giuseppe e cerco di allungare il passo nella successiva discesa anche perchè ormai, penso, è fatta; manca un chilometro e poco più.
Ma è l'ultimo pezzo veramente incredibile; l'arrivo posto presso il rifugio Paradiso in vetta ad una, pur se breve, tremenda salita che mette a dura prova le forza residue.
Ultima tappa di 13,6 km in 1h 30' 37" - 127 ass. maschile e 20° di categoria.
Ho chiuso il giro in
5h 42' 13"    -  110° assoluto    16° cat. GM -  su un totale di 252M e 34 cat GM

Alcune foto degli arrivati

























Cinzia che abbraccia "l'atleta vero" MASSIMO TOCCHIO il vincitore del giro




Giovedi 1 luglio - ore 9,30 - Muncion "giro di Pra Repe













Il mercoledi è stato giorno di riposo, dedicato a passeggiate turistiche, mangiate e visita al lago di Carezza.

Foto di gruppo sotto l'aquila.












giro intorno al lago Carezza


Ed arriva il giovedi - 4 tappa
La mattina sveglia presto per esser intorno alle sette a far colazione (dopo aver cercato di convincere l'albergatrice a fare un'eccezione e ad anticipare di mezz'ora l'inizio della pappatoia). Poi, sacco in spalla e giù alla seggiovia per prendere il bussino che ci porterà a Muncion (le donne ci seguiranno più tardi salendo a piedi i due chilometri che separano il nostro albergo dalla piccola frazione situata sopra Pera). Infatti prima devono aspettarci quando passeremo di corsa proprio sopra al nostro albergo per farci un pò di foto.
Muncion è un piccolo paesino che ha il vantaggio di essere lontano dalla statale, qui le auto si fermano e resta solo un servizio di bus-navetta che porta fino al gardeccia, e, inoltre, da qui si puòi godere di un meraviglioso panorama della vallata essendo un vera "terrazza naturale" che si affaccia sul fondovalle.
Alle 9,30 precise, dopo i soliti preparativi, arriva la partenza. I chilometri sono aumentati; non più 10,5 come previsto ma 11,5 per evitare di buttarsi subito nel sentiero che scende a Pera, ripido e ghiaioso, dove è facile cadere. Io mi butto "a palla" e arrivo in fondo subito dietro a Mario F. Giuseppe è dietro ma ora inizia il percorso a lui più congeniale, la salita e presto mi riprende e mi lascia ad arrancare e ansimare su per il pendio. Arrivati in cima si scende per un apio di km e poi su, nuovamente, per un'erta spaccapolmoni. Gli ultimi 500 mt. sono in discesa e ci permettono di arrivare sotto il traguardo senza essere troppo stravolti.
11 km in 1h 12' m17" - 120 ass.maschile - 16° di categoria


Mario F. sempre in prima posizione, chiude in
1h 04' 43"












a seguire ci sono io ma poi Giuseppe mi riaggancia e supera

Il Galli chiude in 1h 06' 45"

e infatti ecco Giuseppe. Ha chiuso in 1h 10' 16" beccandomi altri due minuti


Andrea con 1h 14' 14"


Sandro con 1h 17' 05"


grande prestazione della Grazia 1h 17' 44"

Luciano, la sua prestazione 1h 19' 33"



Mario D. con 1h 22' 25"


Ed ecco Valdemaro che ancora non ha attinto alle pozioni magiche. 1h 30' 01"

e la Cinzia arrivata in fondo nonostante un tremendo mal di stomaco in 1h 59' 07"

mercoledì 7 luglio 2010

Martedi 29 giugno - ore 9,30 - Soraga

"Maratona di Prapolin".??
Ma quale maratona? La maratona misura 42.195 metri ed è solo questa la distanza che si può fregiare del titolo di maratona ma quella di martedì, anche se non per lunghezza, si può definire proprio una maratona per la fatica che ho fatto.
Infatti, dopo un breve passaggio per il paese di Soraga ci siamo ritrovati davanti ad un muro; in poco più di tre chilometri ci siamo ritrovati a salire da 1200 a 1700 metri. La voglia di non farmi staccare da Giuseppe, più forte in salita, mi ha fatto spendere molto su quel muro ripido e quando siamo arrivati in vetta le gambe non volevano saperne di girare. Tutto lo sforzo fatto per mantenermi incollato all'amico rivale si è vanificato e mentre lui accellerava dopo il ristoro della vetta io mi son ritrovato a non averne più. Per un paio di chilometri è stata dura ma poi la strada ha cominciato a scendere, prima leggermente e poi, dal decimo chilometro, in maniera decisa ed ho recuperato. La discesa è il mio forte ed ho ritrovato il ritmo giusto. Molti sono quelli che ho superato e  in un battibaleno mi son ritrovato sopra a Soraga e sentivo la voce dello speaker che annunciava i concorrenti all'arivo.


16,8 km. in 1h31'54" - 122° ass. maschile - 16° di categoria.
Anche in questa tappa l'amico Giuseppe mi ha stracciato arrivando prima di me 3'13"; è andato fortissimo perchè io sono più che soddisfatto della mia prestazione a parte quei due o tre chilometri in vetta alla salita.







Mario F. in azione; ha chiuso in 1h 24'46"      



Paolo G. ha finito la terza tappa in 1h 28'05"



Giuseppe P. in 1h 28'41"



Andrea B. la sua prestazione è stata 1h 36'43"



Sandro C. così veloce che il fotografo l'ha preso solo da dietro: 1h 39'40"



Le donne in azione. Laura L. 1h 40'35"  -  Maria Grazia N. 1h 40'35"



Mario o Francesco? 1h 41'49"


Luciano P. col ginocchio sbarellato  1h 47'01"


Valdemaro F. con il suo carico di integratori e barrette: 1h 51'33"


E dopo, giustamente,  alla pappatoia dove siamo arrivati, tutti, PRIMI........

martedì 6 luglio 2010

Lunedi 28 giugno - ore 9,30 Mazzin . gara a cronometro

Lunedi mattina, giornata con un cielo terso ed un sole meraviglioso che inondava il paesino di Mazzin, ci siamo ritrovati per la fatidica gara a cronometro. Mazzin si trova su un crinale allo sbocco della Val Udai circondato da immensi boschi e bei prati disteso lungo il torrente Avisio.
Una gara a cronometro inserita nel contesto di corse in montagna può sembrare un controsenso ma ha una sua ragion d'essere. Dopo la prima tappa che ha già delineato una classifica ben precisa, la cronometro può servire per dare un rimescolamento alle graduatorie e le partenze (all'infuori dei primi venti uomini e delle prime dieci donne che sono partiti con gli effettivi distacchi che ognuno aveva) sono avvenute cominciando dall'ultimo e via, via proseguendo con i più veloci con intervalli di 15 secondi.
Le gambe mi giravano bene e non risentivo quasi per niente della fatica della sera prima; infatti sono riuscito a recuperare 9" da chi, il giorno precedente mi aveva rifilato quasi 2 minuti.
120° assoluto maschile e 15° di categoria.

PROGRAMMA GARE ANNO 2012

  • 1/2/3 giu 2012 - Tour dei laghi - gare a tappe OK
  • 10 giu 2012 - TRAIL di FONTESANTA - organizzazione - OK alla grande
  • 15 lug 2012 - Sky Race Alpi Apuane - Km 24 OK alla grande
  • 28 ott. 12 Chainti Trail - 18 km
  • 04 nov. 12 - l'eroica running - km.43