la corsa verso il cielo delle Apuane

la corsa verso il cielo delle Apuane

mercoledì 31 marzo 2010

IL MESE DI MARZO

I numeri del mese:


- Km percorsi 277,21 che corrispondono ad una media giornaliera di 9 Km.  Direi che non c'è male se mi ero riproposto di attestarmi su una media di circa 7/8 km. al giorno.
Durante il mese ho fatto 3 gare di cui una mezza maratona; quella di Empoli dove ho fatto uno dei miei migliori tempi, 1h 38' 39".

Devo dire che l'intensificarsi degli allenamenti mi fa sentire fisicamente molto meglio e, con i dovuti scongiuri, sono spariti anche i vari dolorini alle gambe e ai tendini. Il tenere in esercizio le gambe ogni giorno, senza esagerare con l'impegno qualitativo, mi permette di assaporare ancora meglio la corsa senza stancarmi troppo. L'unica incognita è che, così facendo,  non posso fare troppi chilometri tutti assieme e, quindi non so come risponderò nell'affrontare il prossimo impegno la ABBOT'S WAY.
Per tornare all'analisi del mese di marzo devo dire che di lunghi, cioè sopra i 20 chilometri, ne ho fatti solo due: la mezza di Empoli il 14 di marzo e la settimana successiva il lungo con incluso la corsa di San Donato.
Tutte e due le ho finite senza entrare in riserva e, quindi, penso che anche senza troppi lunghi, il fare settimanalmente una buona quantità di chilometri sia ugualmente utile.
La corsetta quotidiana è diventata, oramai, un'abitudine e quando, per un motivo e per un altro, non riesco a farla sento che mi manca veramente qualcosa.
Domenca passata ho corso bene anche la gara della Romola; una classica abbastanza impegnativa che si svolge in mezzo a delle belle pinete con sentieri che, in alcuni punti, mettevano a dura prova le gambe ed il fiato.
Ero insieme al futuro marito di mia nipote, Atsushi che ha corso, per la prima volta, in una gara podistica in Italia. Infatti risiede, con mia nipote, in Giappone e sono qua, da mio fratello, per un paio di mesi. Ogni volta che ci eravamo incontrati, con Atsushi, avevamo sempre parlato di corse e della sua voglia di partecipare alla maratona di Tokio che, per un giapponese, non è molto facile (I pochi pettorali a disposizione per loro vengono ogni hanno sorteggiati e le probabilità di averlo sono molto scarse) e, quindi, è stata conseguenza logica invitarlo ad una nostra gara.
Inizialmente, non sapendo cosa aspettarsi, era abbastanza preoccupato di non farcela e di rimanere ultimo non immaginando che i nostri raduni domenicali comprendono l'atleta che corre a poco più di 3'/km ma anche chi se la prende comoda a ritmi molto, molto blandi.
Siamo partiti assieme con un ritmo che, per me, era abbastanza tranquillo ma andava bene così perchè non avevo nessuna intenzione di tirare troppo......


All'inizio della prima salita, vista la sua andatura dove la strada era a favore, mi aspettavo che rallentasse ed invece ha continuato, imperterrito, a mantenere lo stesso ritmo e per stargli dietro ho tirato fuori la lingua.
In discesa, poi, si è rimesso ad un'andatura abbastanza blanda e mi accorgevo di dover tirare un pò il feno ma era piacevole perchè, in tal modo, potevo scherzare e chiacchierare con un amico del "Ponte".

Arrivati al punto più basso dovevamo affrontare una lunga salita molto ripida dove, esperieza degli anni passati, in alcuni punti è necessario anche camminare.
Atshusi non sembrava neanche accorgersi che la strada era in salita ed ha continuato con lo stesso ritmo cosa che io non sono riuscito a fare rimandendo, quindi, indietro.
A metà salita, dove avevano posizionato il ristoro, non riuscivo più a vederlo nonostante avessi corso sempre anch'io.
Scollinato ho cominciato a spingere per vedere se lo riprendevo ed ho sorpassato tanti podisti


Ma di Atshushi nemmeno l'ombra tanto che, ad un certo punto, pensavo di averlo sorpassato senza accorgermene; non era possibile che mi avesse dato tanto distacco!
Arrivati a circa un paio di chilometri dall'arrivo, dove la strada si distende dopo un'ampia curva scoperta, l'ho intravisto in lontananza a circa due o trecento metri.

Nonostante lo sprint finale dove ho ripreso anche Luciano, Atshushi, con la sua flemma, mi ha rifilato un minuto di distacco. Grande Atshushi!!!!





Gli ultimi giorni di marzo sono stati all'insegna di corsette di recupero e solo oggi, nell'uscita che ho fatto di poco più di 5 chilometri, ho inseriti qualche allungo di 200 metri in salita.
Per un Aprile come il mese appena chiuso ci metterei la firma


domenica 21 marzo 2010

DOMENICA 21 MARZO 2010

PROGRAMMA ODIERNO: fondo lungo con inserita gara domenicale Oggi primo giorno di primavera ma di primavera, quando stamani mi sono alzato, non c'era neanche la minima avvisaglia; cielo scuro, nuvoloso, da far venir voglia di tornare a letto. Ma l'appuntamento era ormai fissato; sotto casa alle otto con Duccio e Maurizio. Il programma pianificato era quello di partire da casa di corsa, arrivare a San Donato, correre la gara organizzata dall'SMS e poi, tornare a casa di corsa; un bel lungo.
Siamo partiti affrontando subito la salita che porta ad Osteria Nuova. Avevo una gran paura di risentire del dolore alla schiena che mi sta affliggendo da qualche giorno ma, forse grazie allo straching fatto prima di partire,  stava andando abbastanza bene. Via, via che salivamo un fastidioso venticello rompeva un pò ma ero stato previdente e il giallo giubbottino antivento era proprio come il cacio sui maccheroni.
Di tanto in tanto venivamo superati da auto di podisti che andavano alla "corsa" che salutavano suonando il clacson.
E' stato abbastanza agevole arrivare a San Donato e abbiamo rispettato il tempo previsto per fare quei sei chilometri abbondanti di salita: circa 40 minuti.
Veloce iscrizione e poi via sul percorso della gara; essendo una non competitiva non ci siamo preoccupati troppo di partire senza aspettare il via ufficiale anche perchè rischiavamo di beccarci un bel malanno se rimanevamo 15 minuti ad aspettare sudati al vento che c'era.
Quest'anno gli amici di San Donato, causa alcuni punti sui sentieri nel bosco non troppo agevoli, sono tornati  al vecchio percorso che arriva fino al ristorante delle Corti. Una salita lunga, continua e ripida che ci ha fatto sbuffare non poco. In cima una bevuta di thè al ristoro e giù verso il lago dei Pioppi per poi riprendere un sentiero che ci ha portato alla villa di Torre a Cona con una salità che è stato dura correre fino in cima.
Ormai era fatta e dopo poco meno di un chilometro c'era l'arrivo. Nuovo ristoro con thè e fette di arancia e poi giù verso l'Antella passando da Montisoni.
Per arrivare al palazzo dove si trova la Comunità Incontro, a Montisoni, si corre su un bel sentiero in quota con alcuni saliscendi (cosiddetti mangia e bevi) che ci stroncavano le gambe ormai affaticate da quasi 20 chilometri di corsa ma il correre in mezzo alla natura mi fa l'effetto di affievolire la fatica (la famosa droga da endorfine).
Poi non c'è stata più storia, ormai era fatta, si trattava di trotterellare giù in discesa per qualche altro chilometro ed eravamo a casa.
2h 24' e spiccioli......  km. 24,400 con un dislivello positivo di oltre 990 mt.

mercoledì 17 marzo 2010

DOMENICA 14 MARZO MEZZA DI EMPOLI

Dopo tanti giorni di pioggia, vento e freddo, finalmente, domenica mattina sembrava di essere, come in effetti quasi siamo, in primavera. Appena uscito di casa la temperatura era abbastanza rigida ma a far ben sperare c'era un bel sole limpido. In 5 del gruppo ci siamo dati appuntamento al solito parcheggio di Ponte a Niccheri e via verso Empoli.
Anche se siamo arrivati con un certo anticipo la zona stadio era già piena di auto e di podisti in giro; alta la partecipazione, 801 iscritti, soprattutto se pensiamo che si tratta della prima edizione.
Ritiro pettorale, sistemazione negli spogliatoi dello stadio, soliti rituali pre-gara e poi via....partiti per una nuova 21 km.
In questo periodo mi sento abbastanza in forma e poi, complici anche gli allenamenti fatti i settimana su in montagna sono partito bene ad una velocità, per me, piuttosto buona; 4,37-4,32-4,26-4,37-4,41.

ho continuato più o meno a questo ritmo ed ho chiuso i 10 chilometri in 46' e 21". Non mi sentivo affatto affaticato, il percorso era piacevole e la cadenza quella giusta.
Ho chiuso in 1h 38' 39" che insieme alla mezza di Firenze dell'aprile 2008 (1h 38' e 22") è uno dei miei miglior tempi sulla mezza

domenica 14 marzo 2010

SETTIMANA BIANCA A CAMPITELLO


Da  domenica 7 marzo ad ggi 13 settimana bianca a Campitello in val di Fassa. Veramente settimana siberiana con temperature che, al mattino alle 8,00, si attestavano sempre sui -15/-18° e che, durante la giornata, soprattutto lunedì, martedi e mercoledi, non riuscivano neanche ad avvicinarsi allo 0°.  Sembravano temperature fatte apposta per i tanti russi, lituani, polacchi ed altra gente dell'est, che popolava la vallata e riempiva le piste.


Solo verso la fine della settimana, con qualche nube in meno e tanto sole in più, il freddo si è attenuato fino ad arrivare a temperature, soprattutto il venerdi, piuttosto piacevoli.
Devo dire che la sciata non me la sono goduta un granchè! Sin dal primo giorno la nocca del piede destro,  che a me sporge in maniera anomala, ha comincviato a non sopportare la pressione dello scarpone, si è infiammata e ha cominciato a dolermi fuor di misura. Ho retto fino a mercoledì, poi mi sono arreso; con il dolore non riuscivo più a guidare bene gli sci e rischiavo di farmi male veramente.
Ma non tutto il male vien per nuovere e giovedi mattina, verso le 10,30, sono partito bardato di tutto punto (comprese le scarpette da trail per non scivolare sulla neve) e mi sono fatto una bella corsa; partito da Campitello sono salito, lungo l'Avisio attraverso il sentiero nel bosco (completamente innevato) fino a Canazei poi, da qui, ho continuato, lungo il fiumo, fino a Penia e poi, lungo strada ho continuato verso il passo Fedaia. Andata e ritorno sono stati ben 15 chilometri che hanno sostituito degnamente una giornata di sci.
Ed eccoci a venerdi; la migliore giornata della settimana, sia dal punto di vista metereologico che di godimento.
A Campitello avevo intravisto, il giovedi, la pubblicità di un rifugio, verso la val Duron, il rifugio Fraines e mi era venuta voglia di arrivarci di corsa. La sera ne avevo parlato con il proprietario dell'albergo dove alloggiavo il quale mi descrisse un percorso ripidissimo per arrivarci e mi disse anche che il Fraines era il primo di 3 rifugi che si trovano andando nella val Duron. A circa 2 km. da Campitello c'è il Fraines, dopo un altri 2 km circa troviamo il Micheluzzi e infine, a circa 5 chilometri da Campitello il rifugio Lino Brach. Sembran vicini ma si tratta di partire dai 1420 metri di Campitello per arrivare al Brach che si trova a oltre 1850 mt; un dislivello di oltre 400 mt. in meno di 5 chilometri.
Son così partito verso le 10,00 del mattino con una temperatura di -6°. Ma c'era il sole e non si stava male; anzi mentre affrontavo i primi metri di salita sentivo il sole che, tiepido, mi scaldava....o era la fatica che si faceva già sentire???.
Salita tremenda come spesso si trova in montagna, senza respiro ed io mi son messo a corricchiare senza spingere e devo dire che era quasi piacevole; anche perchè quando andavo troppo sotto sforzo altrenavo con tratti di passo. Ho sorpassato qualche gruppetto che saliva con le ciaspole o con gli sci da alpinismo ma in definitiva, il sentiero era quasi deserto. Ero solo in mezzo alla neve su un sentiero dove le uniche orme che vedevo erano quelle di animali. Di fianco scorreva giù un torrente, a tratti ghiacciato, e il rumore dell'acqua che scorreva con violenza era una piacevole colonna sonora che accompagnava il mio respiro affannoso.
In poco meno di 15 minuto sono arrivato al Fraines che, in uno slargo, immerso nella neve subito sotto il monte, era come un'apparizione in quella marea bianca.






Ho tirato dritto e la ripidità del sentiero non accennava assolutamente a diminuire. Solo dopo un altro paio di chilometri ho scollinato e mi sono ritrovato davanti uno spettacolo da mille e una notte; una vallata (la val duron) completamente innevata dove il riverbero del sole non permetteva di stare senza occhiali. Questa meravigliosa distesa bianca era interrota solamente dalle sagome del rifugio Micheluzzi, poco distante, e, a metà vallata dal rifugio Lino Brach.
E' stata una sensazione veramente meravigliosa quella di correre su quel sentiero battutto, in giorni passati, da motoslitte e dove si intravedevano, di tanto in tanto, orme di animali.
E' stato con dispiacere che, una volta arrivato fin quasi in fondo alla valle, a causa anche della neve che si faceva meno compatta e dove, quindi, rischiavo di affondare fino alla caviglia, ho deciso di tornare indietro.
Arrivato in fondo, dopo circa 11 chilometri di godimento, mi sono sentito veramente soddisfatto. Grazie montagna!!!!

venerdì 5 marzo 2010

Prova percorso trail di fontesanta





Appuntamento per domani, sabato, alle 15, direttamente al rifugio di Fontesanta per provare e misurare in maniera precisa quello che dovrà essere il percorso del TRAIL del prossimo 13 giugno. Dovremmo essere un bel gruppo, una decina di podisti di Grassina a cui si dovrebbe aggiungere anche qualche esterno. Speriamo nel tempo per poter godere del percorso che si snoderà su sentieri di bosco, sulla vecchia maremmana (secolare via che congiungeva il Valdarno con la Maremma) , attraverso campi, il bel sentiero in mezzo alle scope su poggio Firenze, e solo alla fine, se non basteranno i chilometri per arrivare ai 18, un km circa di asfalto prima di costeggiare il laghetto sopra Gamberaia per poi risalire al pratone e all'arrivo al rifugio.

giovedì 4 marzo 2010

VARIAZIONI DI RITMO - grande allenamento!!!!!!!!


Questa mattina non avevo troppa voglia di uscire per il solito allenamento; pioggia uggiosa e insistente, temperatura abbastanza bassa, tempo per correre poco (erano le 8,55 e alle 10,00 avrei dovuto esser gia pronto e docciato). Così sono partito, l'appuntamento con Duccio era alle 9,30 e quindi potevo correre ben poco con lui ed ho deciso di arrivare al punto d'incontro dopo aver percorso almeno 6 km. Detto fatto e sono partito con il primo km tranquillo tanto per riscaldarmi poi il secondo ho spinto per poi correrne un'altro a  ritmo più lento. Così per i primi 6 km poi, con Duccio, un fuoristrada in salita abbastanza tranquillo per poi ridiscendere su strada asfaltata spingendo forte.
Alle 9,58 ero davanti al portone di casa con 12 km in saccoccia. Ottimo!!

A proposito, mi dimenticavo.......... IN questo periodo ho rinnovato i mezzi di locomozione, eccoli:


MIZUNO FORTIS 2 - avevo provato il modello precedente e mi ci ero trovato bene. misura US 9 EU 42 peso gr. 305.  Prezzo euro 96,00
Buona la calzata e l'ammortizzamento nonostante il peso abbastanza contenuto. Il difetto della MIZUNO è che il tallone non è abbastanza rialzato come, per es. nelle ASICS.
Comunque, l'ho già rodate e direi che vanno bene. La prossima volta vorrei provare le RIDER





ASICS CUMULUS 11 - finito un paio, comprate a Grosseto lo scorso agosto, le ho riacquistate. misura US 8,5 EU 42 (chissà perchè questa differenza di numerazione  con le Mizuno). Peso 340 gr. - prezzo euro 100,00.
Dalla rivista CORRERE: idonea a qualsiasi tipo di atleta, unisce grandi doti di confort, ammortizzamento e protezione. Si conferma uno dei modelli più riusciti della categoria.
Effettivamente, nonostante siano più pesanti delle Mizuno, rispondono molto bene anche per corse un pò più veloci e il buon ammortizzamento mi salvaguarda sia tendini che polpacci.

Uso le Mizuno per gli allenamenti e le ASICS per le gare (sembra un controsenso visto il peso ma io mi trovo bene così)

lunedì 1 marzo 2010

28 FEBBRAIO 2010 - TRAIL DI PIETRAPORCIANA




Arrivo a Castiglioncello del Trinoro






in cima alla salita stanco, assetato ma tra la smorfia di fatica si intravede la soddisfazione di Stefano


la faggeta








Il sorriso indica che il traguardo è in vista



la premiazione


Le previsioni meteo dei giorni precedenti mi erano sembrate migliori di quelle che poi abbiamo trovato ieri mattina alla Foce, luogo di partenza e di arrivo della 2a edizione del trail di Pietraporciana. Era soprattutto il vento, piuttosto forte, l'ospite indesiderato che, nonostante i 12/13° di temperatura, dava una percezione di freddo ed umido.
Comunque eravamo circa 160 pronti a percorrere l'intero percorso del Trail che, da un'altitudine di circa 600 mt della partenza ci portava dopo un primo tratto di saliscendi ed una lunga salita abbastanza corribile, fino ad oltre 800 mt dove era posto il gran premio della montagna.
Fondo ben percorribile anche con un paio di A3 per buona parte su strada bianca e solo in vetta al monte siamo entrati in una meravigliosa faggeta dove abbiamo corso su un magnifico tappeto di foglie.
Nella parte finale, dopo un paio di km in ripida discesa, siamo rientrati sul percorso fatto alla partenza ed è qui che le gambe, appesantite dalla lunga salita fatta e dai rimbalzi dei 2 km di discesa, sembravano diventate di marmo. Ormai, però. c'era già profumo d'arrivo ed ho chiuso con un onorevole 1h 22' e spiccioli.
Dopo ricco pranzo al ristorante "l'Oasi": pici all'aglione, brasato di manzo con patate e verdure, dolce acqua e un buon vinello a volontà.
Da prenotare per l'anno prossimo!!!!

PROGRAMMA GARE ANNO 2012

  • 1/2/3 giu 2012 - Tour dei laghi - gare a tappe OK
  • 10 giu 2012 - TRAIL di FONTESANTA - organizzazione - OK alla grande
  • 15 lug 2012 - Sky Race Alpi Apuane - Km 24 OK alla grande
  • 28 ott. 12 Chainti Trail - 18 km
  • 04 nov. 12 - l'eroica running - km.43