la corsa verso il cielo delle Apuane

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domenica 14 marzo 2010

SETTIMANA BIANCA A CAMPITELLO


Da  domenica 7 marzo ad ggi 13 settimana bianca a Campitello in val di Fassa. Veramente settimana siberiana con temperature che, al mattino alle 8,00, si attestavano sempre sui -15/-18° e che, durante la giornata, soprattutto lunedì, martedi e mercoledi, non riuscivano neanche ad avvicinarsi allo 0°.  Sembravano temperature fatte apposta per i tanti russi, lituani, polacchi ed altra gente dell'est, che popolava la vallata e riempiva le piste.


Solo verso la fine della settimana, con qualche nube in meno e tanto sole in più, il freddo si è attenuato fino ad arrivare a temperature, soprattutto il venerdi, piuttosto piacevoli.
Devo dire che la sciata non me la sono goduta un granchè! Sin dal primo giorno la nocca del piede destro,  che a me sporge in maniera anomala, ha comincviato a non sopportare la pressione dello scarpone, si è infiammata e ha cominciato a dolermi fuor di misura. Ho retto fino a mercoledì, poi mi sono arreso; con il dolore non riuscivo più a guidare bene gli sci e rischiavo di farmi male veramente.
Ma non tutto il male vien per nuovere e giovedi mattina, verso le 10,30, sono partito bardato di tutto punto (comprese le scarpette da trail per non scivolare sulla neve) e mi sono fatto una bella corsa; partito da Campitello sono salito, lungo l'Avisio attraverso il sentiero nel bosco (completamente innevato) fino a Canazei poi, da qui, ho continuato, lungo il fiumo, fino a Penia e poi, lungo strada ho continuato verso il passo Fedaia. Andata e ritorno sono stati ben 15 chilometri che hanno sostituito degnamente una giornata di sci.
Ed eccoci a venerdi; la migliore giornata della settimana, sia dal punto di vista metereologico che di godimento.
A Campitello avevo intravisto, il giovedi, la pubblicità di un rifugio, verso la val Duron, il rifugio Fraines e mi era venuta voglia di arrivarci di corsa. La sera ne avevo parlato con il proprietario dell'albergo dove alloggiavo il quale mi descrisse un percorso ripidissimo per arrivarci e mi disse anche che il Fraines era il primo di 3 rifugi che si trovano andando nella val Duron. A circa 2 km. da Campitello c'è il Fraines, dopo un altri 2 km circa troviamo il Micheluzzi e infine, a circa 5 chilometri da Campitello il rifugio Lino Brach. Sembran vicini ma si tratta di partire dai 1420 metri di Campitello per arrivare al Brach che si trova a oltre 1850 mt; un dislivello di oltre 400 mt. in meno di 5 chilometri.
Son così partito verso le 10,00 del mattino con una temperatura di -6°. Ma c'era il sole e non si stava male; anzi mentre affrontavo i primi metri di salita sentivo il sole che, tiepido, mi scaldava....o era la fatica che si faceva già sentire???.
Salita tremenda come spesso si trova in montagna, senza respiro ed io mi son messo a corricchiare senza spingere e devo dire che era quasi piacevole; anche perchè quando andavo troppo sotto sforzo altrenavo con tratti di passo. Ho sorpassato qualche gruppetto che saliva con le ciaspole o con gli sci da alpinismo ma in definitiva, il sentiero era quasi deserto. Ero solo in mezzo alla neve su un sentiero dove le uniche orme che vedevo erano quelle di animali. Di fianco scorreva giù un torrente, a tratti ghiacciato, e il rumore dell'acqua che scorreva con violenza era una piacevole colonna sonora che accompagnava il mio respiro affannoso.
In poco meno di 15 minuto sono arrivato al Fraines che, in uno slargo, immerso nella neve subito sotto il monte, era come un'apparizione in quella marea bianca.






Ho tirato dritto e la ripidità del sentiero non accennava assolutamente a diminuire. Solo dopo un altro paio di chilometri ho scollinato e mi sono ritrovato davanti uno spettacolo da mille e una notte; una vallata (la val duron) completamente innevata dove il riverbero del sole non permetteva di stare senza occhiali. Questa meravigliosa distesa bianca era interrota solamente dalle sagome del rifugio Micheluzzi, poco distante, e, a metà vallata dal rifugio Lino Brach.
E' stata una sensazione veramente meravigliosa quella di correre su quel sentiero battutto, in giorni passati, da motoslitte e dove si intravedevano, di tanto in tanto, orme di animali.
E' stato con dispiacere che, una volta arrivato fin quasi in fondo alla valle, a causa anche della neve che si faceva meno compatta e dove, quindi, rischiavo di affondare fino alla caviglia, ho deciso di tornare indietro.
Arrivato in fondo, dopo circa 11 chilometri di godimento, mi sono sentito veramente soddisfatto. Grazie montagna!!!!

2 commenti:

kassimbo ha detto...

Grande Giancarlo,
già farla a piedi la salita da Campitello vs LA Val Duron è durissima, a correrla nemmeno posso immaginarla!! M auguro che ti sia fermato almeno un attimo al Micheluzzi ....la cucina è ottima!

gianforc ha detto...

Non metto in dubbio la bontà della cucina del Micheluzzi ma in inverno è chiuso. Aperti erano solo il FRaines e il Lino Brach ma non mi sono fermato, ero troppo preso dal mondo che mi circondava.

PROGRAMMA GARE ANNO 2012

  • 1/2/3 giu 2012 - Tour dei laghi - gare a tappe OK
  • 10 giu 2012 - TRAIL di FONTESANTA - organizzazione - OK alla grande
  • 15 lug 2012 - Sky Race Alpi Apuane - Km 24 OK alla grande
  • 28 ott. 12 Chainti Trail - 18 km
  • 04 nov. 12 - l'eroica running - km.43