Il meteo era abbastanza preoccupante; era previsto freddo e neve e già in auto, mentre ci avvicinavamo a Pienza, i nostri accompagnatori erano preoccupati di come trascorrere la mattinata in attesa del nostro arrivo (l'anno scorso passarono molto di quel tempo all'interno di un bar).
A dispetto di ogni fosca previsione, invece, la mattinata è stata magnifica; fredda sì ma con un bel sole che, soprattutto sottovento, rendeva la temperatura piacevolissima.
Eravamo un bel gruppetto e ci eravamo premuniti di prenotare, per il terzo tempo, il pranzo in ristorante (tanto per cambiare!!!).
Pienza ci ha accolto con la sua caratteristica piazzetta (punto di ritrovo e partenza/arrivo) che, anche quest'anno, aveva, al suo centro, un bel "ceppo" di legno che scoppiettava con accanto podisti infreddoliti a riscaldarsi. Nel pomeriggio, parlando con alcuni abitanti di Pienza (come si chiamano?? ...pienzesi?...pienzini??...boh!) abbiamo appreso che sia la vigilia di Natale che l'ultimo giorno dell'anno, innalzano una pila di legna alta 1,5 mt la incendiano e la lasciano bruciare, senza alimentarla, fino al suo completo esaurimento.
Ma veniamo alla corsa! Buona partecipazione considerando il giorno dopo Natale (circa 350 partecipanti) e alle 9,30 via per le campagne della vald'orcia.
Per i primi 4/5 chilometri ho cercato di tenere il passo dell'amico Giuseppe ma poi, sentendo il polpaccio destro (quello dell'infortunio) indurirsi e mandare strani segnali, ho preferito rallentare continuando con un passo più rilassato che mi ha permesso di godermi panorami affascinanti. In alcune salite ho anche alternato la corsa al passo fermandomi rigorosamente ad ogni ristoro.
Ho chiuso in 2 ore e 3 minuti, come l'anno scorso; contento perchè le gambe, compreso il polpaccio, nonostante tutto hanno retto bene.
Sto pensando, però, di evitare il Poggiolo per non rischiare di fermarmi nuovamente; devo continuare in maniera guardinga fino a che non sarò completamente a posto.
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