la corsa verso il cielo delle Apuane

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domenica 21 febbraio 2010

Ricordando il popolo Saharawi



Ieri sono partiti da Roma con destinazione Tindouf e poi il deserto del Sahara, gli amici che vanno a correre la Saharamarathon; 42 km di emozioni durate non solo il tempo della gara, non solo l'intera settimana vissuta con gli amici saharawi ma rimaste, da quando l'anno scorso ho vissuto questa esperienza, indelebili dentro di me.
Correre una maratona nel deserto è qualcosa di indescrivibile e che non ha niente a che fare con il cimentarsi sulla stessa distanza per le strade delle nostre città. Vista la partecipazione di "solo" alcune centinaia di atleti e la distanza da fare ci sono momenti in cui ti ritrovi completamente solo, solo nel nulla più completo dove, a volte, non si vedono nemmeno i segnali che indicano la pista nascosti da qualche duna. Intorno a te, a 360°, un'immensità piatta e deserta che aiuta a ricordarti di quanto sei piccolo, insignificante, rispetto alla maestosità della natura. Attraversare i villaggi Saharawi in mezzo a donne e bambini di quel meraviglioso popolo che tifano lanciando in aria quel loro particolare suono  ti fa correre con i brividi lungo la schiena.
Ma questo è niente rispetto alla settimana trascorsa nei villaggi profughi, le giornate passate con loro, mangiando con loro e ricevendo, da chi non ha niente, una grande lezione di ospitalità e di umanità.
35 anni che vivono lontano dalla loro terra, profughi e ospiti nel deserto Algerino in campi dove solo in uno, sui quattro esistenti, si trova pò d'acqua proveniente da un'oasi.
Un'immersione in una realtà dove il problema primo è: sopravvivere. Sopravvivere e lottare per la liberta del proprio Paese, per tornare, un giorno, in quei territori che qualche ragazzo non ha mai visto ma da dove hanno origine la sua famiglia e dove molti dei suoi familiari sono rimasti non essendo riusciti a fuggire al momento dell'occupazione. Adesso sono divisi da quel territorio, dagli amici, dai parenti, da un muro lungo centinaia e centinaia di chilometri, sorvegliato da uomini armati e che, nel terzo millennio, è veramente una vergogna.
Con il cuore io sono laggiù, domani per correre in mezzo al deserto e per tutta la settimana (e per sempre) con il fiero popolo Saharawi.

3 commenti:

theyogi ha detto...

coi trail devo limitarmi per via degli infortuni, ma una gara nel deserto, magari a tappe, prima o poi non me la toglie nessuno....

gianforc ha detto...

provare per credere; correre da soli inmezzo al nulla con un orizzonte piatto per 360, è un'esperienza unica.
Pur limitandoti per giugno ci sarebbe il ns. trail, edizione zero; meno di 20 km nei boschi della ns. zona. vai su spirito trail e cerca, tra le news, trail di Fontesanta

theyogi ha detto...

chissà...... :)

PROGRAMMA GARE ANNO 2012

  • 1/2/3 giu 2012 - Tour dei laghi - gare a tappe OK
  • 10 giu 2012 - TRAIL di FONTESANTA - organizzazione - OK alla grande
  • 15 lug 2012 - Sky Race Alpi Apuane - Km 24 OK alla grande
  • 28 ott. 12 Chainti Trail - 18 km
  • 04 nov. 12 - l'eroica running - km.43