Eravamo rimasti.......sullo Iavello.
E da lassù lo sguardo spazia su tutta la vallata ed è meraviglioso!In primo piano il sentiero percorso per arrivare in vetta.
Ripartiamo ed è tutto un susseguirsi di sentieri immersi nel bosco, lontani dal mondo quotidiano; un gruppetto di trailers (ma chi sono costoro?) che sale ansimando , che scende canaloni scoscesi balzando da un sasso all'altro come tanti stambecchi che si bea di quella fatica che anzichè pesare ed abbattere rigenera ad ogni passo che vien fatto.
Ed ecco che alla fine di una lunga discesa fatta come se stessimo volando, dopo aver superato i mille metri di quota, intorno al 21° chilometri, arriviamo ad una sorgente che anticipa il luculliano ristoro dei Malandrini.
La torta fatta dalla mamma del Kappa è andata a ruba e qualcuno, dimentico forse dei chilometri ancora da fare se ne mangia quattro belle fette. Addirittura c'era anche la birra ad accontentare i più esigenti.
Ma la fine della tappa è ancora lontana. Chissà perchè mi ero convinto che mancassero poco più di una decina di chilometri ma presto, il Kappa, mi riporta alla realtà; ce ne sono circa 18 da fare e dobbiamo salire fin sopra i 1100 metri slm per poi ritrovare un pò di strada a favore fatta da saliscendi che ci porteranno sui 700 metri di Pracchia; il mio traguardo.
Ma prima di arrivare c'è ancora una sosta; stavolta è un ristorante ma non per mangiare ma per bere un bel bicchiere di Coca-Cola fresca e togliere qualche zecca dalle gambe di Robyciao.
E dopo il brivido di un passaggio scoperto
siamo finalmente a Pracchia.
Una giornata magnifica, un gruppo di nuovi amici simpatici, un'esperienza che ricorderò sempre con piacere e che, spero, di poter rivivere l'anno prossimo su tutto il percorso fino all'Abetone in occasione del 1° TRAIL del MALANDRINO
3 commenti:
Dai vostri racconti me lo sto proprio godendo, questo magnifico TA
bellissimo racconto e che foto gianforc... LE VOGLIOOOOOOOOOOOOOOO
kappa, in mp del forum di ST mandami il tuo indirizzo mail che te le invio.
ciao
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