la corsa verso il cielo delle Apuane

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lunedì 11 gennaio 2010

Trail del Poggiolo - 10 gennaio 2010

Dopo l'incertezza di poter partecipare dovuta alle bizze meteorologiche (ho passato la settimana a controllare le previsioni del tempo sull'appennino romagnolo) domenica mattina sono partito per la Val di Fusa, sui monti sopra Casola Valsenio.
5,30 del mattino e salgo in auto sotto una fastidiosa pioggiarella ma sono tranquillo, le previsioni sull'appennino sono buone e la strada sul passo della Colla e della Sambuca, quando ieri ho telefonato per informarmi, mi hanno detto che sono puliti e percorribili. Sono eccitato da questa nuova avventura; solo, in auto, guido per le strade buie e tranquille di questa notte che, per molti, non è ancora finita.
Arrivo a Borgo San Lorenzo che non piove più e mentre salgo, dopo Ronta, la strada per la Colla vedo che il cielo si sta schiarendo. Forse oggi c'è davvero il sole!. Lasciata la Colla e imboccata la provinciale per il passo della Sambuca, però, le cose cambiano; entro in un banco di nebbia e ai lati la neve si fa sempre più alta finchè la trovo anche sul manto stradale. La strada comincia a non essere più troppo sicura e avanzo in prima e seconda marcia, lentamente, attento a non slittare sulla neve ghiacciata. Sono pochi chilometri ma sufficienti per farmi aumentare la tensione. A Palazzuolo sul Senio mi fermo per un caffè. Data l'ora il paese è deserto ad eccezione di un paio di cacciatori che si preparano per una battuta.
Trovare l'agriturismo del Poggiolo non è facile; a Casola si deve lasciare la strada principale e salire verso la Val di Fusa dove, dopo circa 6 chilometri, arrivo all'agriturismo dove ci sono già gruppetti di podisti.
Ed è la solita atmosfera di questo tipo di gare; tutti si conoscono, parlano di avvenure già vissute insieme o di quelle che si preparano ad affrontare, in un clima disteso dove non vedo lo stress agonistico presente alle gare su strada.
E arriva la partenza!
Si corre in salita e in poco meno di 4 km si passa dai 410 mt. ad oltre 700. I primi chilometri mi ritrovo tra gli ultimi a conferma del fatto che tutti i partecipanti sono ormai veterani di questo tipo di gare, hanno preparazione apposita e fiato che ancora io non ho. Ma non ha importanza! Non mi sento a disagio anche perchè, via via che passa il tempo supero diversi concorrenti e questo mi da un'ulteriore carica.
Fino al 7° km. è un saliscendi in quota e poi giù, fino a ridiscendere a 300 mt.
E' un piacere, anche se la fatica è tanta, correre su questi sentieri; il fondo è un misto di neve, fango ed acqua; mi sento un tutt'uno con l'ambiente che mi circonda ed è una sensazione meravigliosa. Ad un certo punto, lungo un sentiero in discesa, sento un forte rumore fra le frasche alla mia destra e, improvvisamente, salta davanti a me un cerbiatto che, fatti una decina di metri precedendomi, si butta, poi, nel folto del bosco sulla sinistra. Mi soffermo e mi giro a gurdare alcuni compagni di corsa che, come me, hanno sulle labbra un sorriso affascinato. Quel cerbiatto sembrava volesse farci vedere come si fa a correre nei boschi. Straordinario!!!!
Dopo poco il ristoro, un paio di bicchieri di thè e poi via, su per una salita che è addirittura peggio della prima.
In 6 km passiamo dai 311 mt a quasi 700 con dei pezzi veramente pazzeschi dove addirittura, a causa del fango, è veramente difficile procedere anche di passo.
Sembra che il peggio sia fatto ma, come mi dicono al ristoro che trovo dopo il 15° km, gli organizzatori ci hanno preparato una bella sorpresa e invece di scender giù, per un paio di km, verso l'agriturismo e l'arrivo, saliamo di nuovo e questa volta con pendenza ancora più forte fino in cima al monte. Qui, su un ceppo, sono issate tre bandiere, italiana, inglese e tedesca, in ricordo dei combattimenti che si sono svolti in questi boschi durante l'ultima guerra.
Stavolta è veramente fatta; si tratta ora di scendere verso il traguardo in mezzo ad un bosco fitto che ci porta sul sentiero che conduce all'agriturismo.
Finalmente vedo il gonfiabile dell'arrivo. Sono stanco, quasi tre ore di corsa in mezzo al fango, su salite pazzesche e per discese che, in gergo, chiamano tecniche per dire che sono pericolose a farsi;ho il fango appiccicato dappertutto, dolori sparsi per il corpo (sono anche caduto in una pozza di fango) ma ho il cuore gonfio di soddisfazione e negli occhi le immagini che ho fotografato tutto lungo il tragitto.
Ciao Poggiolo, l'anno prossimo spero di riesserci.

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PROGRAMMA GARE ANNO 2012

  • 1/2/3 giu 2012 - Tour dei laghi - gare a tappe OK
  • 10 giu 2012 - TRAIL di FONTESANTA - organizzazione - OK alla grande
  • 15 lug 2012 - Sky Race Alpi Apuane - Km 24 OK alla grande
  • 28 ott. 12 Chainti Trail - 18 km
  • 04 nov. 12 - l'eroica running - km.43