la corsa verso il cielo delle Apuane

la corsa verso il cielo delle Apuane

giovedì 21 ottobre 2010

Fango! Fango! Fango!....e fango!!! all'ecomaratona del Chianti

foto dello ST  Fede

Si, il protagonista dell'ecomaratona del Chianti corsa domenica 17 ottobre, è stato veramente il fango, ma fango di quello tosto, di creta, che si appiccica alle scarpe e non si stacca, che ti incolla al terreno tutte le volte che provi ad alzare il piede e sembra che la scarpa debba rimaner lì. Non poteva essere altrimenti con il meteo che ha fatto i dispetti nei giorni precedenti la gara, durante la nottata e fino a pochi minuti prima della partenza.
Domenica mattina alle tre mi sono svegliato dal rumore dei tuoni e dalla luce dei lampi che illuminava la camera da letto ed il pensiero è corso alla gara, preoccupandomi di come avrei fatto a correre per 4/5 ore sotto quel diluvio. 
Via, via che, in auto con Duccio, ci avvicinavamo a Castelnuovo vedevamo nuvoloni neri che, minacciosi, si erano addensati proprio in quella zona ma non valevano certo a scoraggiarci come non ci scoraggiava la pioggerella che, insistente, cadeva giù quando siamo arrivati al ritiro pettorali.
Solo pochi minuti prima della partenza la pioggia è cessata e ci darà, poi,  tregua fino a dopo l'arrivo, anzi, ogni tanto, tra le nubi, si faceva spazio anche qualche sprazzo di sole e la temperatura si è, poi, mantenuta ideale per tutta la gara. In definitiva è andata bene!!
Ed è il momento della partenza; ci siamo ritrovati con gli altri amici del nostro gruppo: Silvia, Stefano e Paolo e così....via!
Fin fuori il paese si corre in un corridoio formato da tante persone; parenti, amici, podisti della 18 km in attesa di esser trasferiti al luogo di partenza con i pulman. Tutti lì ad ad incitarci e qualcuno, cercando di non farsi vedere, a scuoter la testa compassionevolmente,  pensando a quello che ci sta aspettando.
Circa un km di asfalto e poi, presa una strada bianca (anzi marrone color fango) si entra in piena campagna senese, nelle famose crete.
Si ha subito l'idea di quello che ci aspetta; viottole dove le pozzanghere si confondono con una poltiglia marrone appiccicosa e scivolosa che ci obbliga a cercare di correre sui lati per trovare un pò d'erba dove le scarpe possono far presa. Non è facile questo esercizio di equilibrio su un terreno tanto scivoloso e la mia prima paura sono i crampi; i miei muscoli sono già stati messi a dura prova 15 giorni prima dalla ott'ore di Capraia e temo che, ora, la loro protesta si trasformi nei fatidici crampi.
foto dello ST fede
Il susseguirsi di paesaggi meravigliosi, però, sembra quasi far sparire la fatica ed in questo aiutano anche le battute che rimbalzano di podista in podista: Paolo e Stefano non si zittiscono un attimo (dopo una trentina di chilometri le cose cambieranno!) e all'inizio gli fa da spalla anche "codino".
Se non fosse per la pesantezza del terreno il percorso, per i primi chilometri, non è particolarmente duro, si tratta infatti di correre in un continuo saliscendi caratteristico del dolce paesaggio collinare senese. Arriviamo a Monteaperti dove, dopo il ristoro, ci inerpichiamo su per una breve ma ripida salita che costeggiare il cippo della famosa battaglia tra Guelfi e Ghibellini ricordata anche da Dante nella Divina Commedia "che fece l'Arbia colorata in rosso"

foto dello ST Fede


Saltando di zolla in zolla si arriva, dopo una scivolosa discesa, a guadare un fiumiciattolo. L'anno scorso era appena un rigagnolo ma quest'anno è bello gonfio ed è impossibile riuscire a guadarlo senza bagnarsi, ma questa è l'ultima cosa che ci preoccupa.
foto dello ST Fede

E via ancora per sentieri di bosco e viottoli di campi dove le vigne la fanno da padrone e dove, vicino ai casali e alle fattorie, si sente odor di mosto.
Non manca neanche una bella scalinata per arrivare al ristoro posto nel giardino di una vecchia villa.
E scorci magnifici da cartolina si susseguono continuamente fino a che non si arriva al piccolo borgo di Villa a Sesta da dove è partita la 18 km; noi ne abbiamo già corsi 24 e ci aspetta ora il dislivello più importante di tutta la corsa, una lunga salita che ci porta, in poco più di 4 chilometri, da 300 a oltre 600 mt.
La camminiamo, piegati sulle ginocchia e nessuno parla più ma si sente, soltanto, il ritmico ansimare di ognuno.
Arrivati in vetta, al 28° chilometro sembra fatta ma ancora ce n'è di strada da percorrere, fango da scansare, vigne da attraversare e poi....  il lungo vialone di cipressi, in leggera salita, che ricordo come un incubo; sembrava non finire mai!!!
Quest'anno me la sono cavata meglio, forse il ricordo era peggiore della realtà, e alternando un pò di corsa a passo svelto sono arrivato in cima, al ristoro, piuttosto bene.
A questo punto è veramente fatta, rimangono una manciata di chilometri ma i minuti scorrono veloci e se vogliamo rimanere sotto le 5 ore non possiamo "baloccarci" troppo.
Duccio mi sollecita perchè comincio a sentire tutta la fatica dei chilometri accumulati, mi sprona ripetendo in maniera spasmodica che dobbiamo farcela entro le 5 ore e.......infatti............
4h  59'  23"
264° assoluto su 511 partenti e 433 arrivati
19° di categoria

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PROGRAMMA GARE ANNO 2012

  • 1/2/3 giu 2012 - Tour dei laghi - gare a tappe OK
  • 10 giu 2012 - TRAIL di FONTESANTA - organizzazione - OK alla grande
  • 15 lug 2012 - Sky Race Alpi Apuane - Km 24 OK alla grande
  • 28 ott. 12 Chainti Trail - 18 km
  • 04 nov. 12 - l'eroica running - km.43